Il 22 agosto, ci scrive Don Mattia, è stato avviato lo studio geotecnico in previsione della costruzione delle piscine. Una squadra di geometri e ingegneri è arrivata con una trivella per fare dei carotaggi e verificare il tipo di terreno su cui andranno a sorgere la piscina per studenti con disabilità, la piscina semi olimpionica, i servizi igienici e gli spalti, al di sotto dei quali ci saranno gli spogliatoi. Nella speranza di fare al più presto la gara di appalto e iniziare gli scavi.
Al via dunque il Cardinal Otunga Sports Complex, progetto dell’Urafiki Carovana School, che prevede di dotare la scuola di strutture sportive all’avanguardia, come campi da calcio, tennis, basket, un palazzetto multi funzione, una pista di atletica e piscine, appunto. Il progetto coinvolgerà una sezione del terreno della scuola di circa 22000 mq che sarà attrezzato nell’arco di due anni.
E si parte proprio con la realizzazione di due piscine, una semi olimpionica (25×20 mt) e una per bambini anche con disabilità (5×10 mt) per un costo complessivo di Eur 180000. Alle piscine si aggiungerà il blocco spogliatoi e bagni, inclusivo di accesso per studenti con disabilità (Eur 80,000).
Sport, dunque, e inclusività. L’esperienza dell’inclusività, portata avanti dall’Urafiki Carovana School dal 2021 grazie a specifici progetti, è quasi unica in Kenia, dove per lo più le persone con disabilità vengono inserite in classi speciali dove minima è la possibilità di interagire con gli altri studenti. L’assunzione di insegnanti di sostegno, la costruzione di servizi adeguati (stanza multisensoriale, rampe di accesso per carrozzine, servizi igienici attrezzati), e un costante processo di formazione del personale, consentono l’accesso ai servizi della scuola attualmente a 15 studenti con disabilità e neurodiversità e anche a loro la scuola intende offrire la possibilità di usufruire della piscina.
Per le persone con problemi motori l’attività in acqua favorisce la consapevolezza del proprio corpo, alleggerendone il peso, e un aumento della coordinazione motoria. Il galleggiamento consente il rilassamento di tutte le parti del corpo e di eventuali tensioni. Semplici movimenti di braccia e gambe in acqua aiutano la coordinazione e rendono i movimenti più ampi, fluidi e meno faticosi, con possibilità di sviluppo della resistenza e della flessibilità di muscoli e legamenti. La piscina e l’incontro con l’acqua e le sue proprietà sono terapeutici anche per le persone con altri tipi di deficit. Nelle persone con disabilità relazionali incontrare lo spazio della piscina e l’acqua può migliorare aspetti di socializzazione e integrazione.
L’acqua, essendo un ambiente a gravità zero, permette alle persone con disabilità di fare le stesse cose di una persona normodotata e di accedere alle stesse esperienze, portandoli letteralmente in un altro mondo nel quale tutti hanno le stesse possibilità… e difficoltà persino!
La Urafiki Carovana School crede nella dignità di ogni persona, a prescindere dalla sua fede, dal colore della sua pelle e dalle condizioni sociali, mentali e fisiche. Al centro della sua vision un’idea e una esperienza educativa che accompagna ogni individuo a prendere coscienza del proprio essere creatura unica e irripetibile. E lo sport non si deve sottrarre a questo compito, come è stato ribadito durante il recente Convegno della Cei, tenutosi a Scampia, su disabilità e sport, invitando a “separare le persone dai problemi” e a “concentrarsi sui valori e sui desideri delle persone con disabilità per lasciare esplodere le tante potenzialità che tutti hanno”.
Federica Barile